lunedì 8 febbraio 2016

Fumetto e Macchina

Hellsing 93 - Page 2


Questa striscia è presa da uno dei capitoli finali del manga "Hellsing", di Kouta Hirano. La storia trattata in questa opera è un divertissement completamente sopra le righe, riassumibile nella domanda "Cosa succederebbe se Dracula, la Santa Inquisizione e un battaglione di vampiri nazisti delle SS si dessero battaglia nel bel mezzo di Londra"? In questa scena compare un primo piano del principale antagonista della serie, il Maggiore delle SS che ha orchestrato l'intero avvenimento. In essa, l'ultimo tassello del suo piano giunge a conclusione: dopo essere riuscito nell'impossibile, eliminare Dracula, egli trova finalmente la morte in battaglia che aspettava da oltre sessant'anni. Sebbene il metodo con cui elimini il grande vampiro meriterebbe un'analisi a parte per il connubio di genialità ed idiozia mostrate dall'autore, ci occuperemo qui di un dettaglio che emerge in questa scena: ovvero, che il Maggiore, per l'intera durata della storia, non è mai stato un essere umano: nel momento in cui la parte sinistra del suo corpo viene distrutta, vengono rivelate per la prima volta i circuiti e le componenti meccaniche di un androide.
 La rivelazione è molto importante ai fini di una delle tematiche del manga, ovvero come solo dei veri esseri umani siano in grado di eliminare i mostri. Questo concetto viene ribadito più volte da Dracula durante la storia, quando spiega perché nessuno degli altri mostri presenti nel manga - incluso il "Mostro Divino" creato dalla Santa Inquisizione dal Chiodo di Santa Elena - sia stato in grado di fare quello che un semplice umano, il professor van Helsing, aveva fatto cento anni prima dell'inizio della storia: sconfiggerlo, e soggiogarlo. In questa scena, e nelle tavole immediatamente precedenti, il Maggiore si confronta con questo paradosso: come può lui, che non possiede più una singola cellula vivente nel suo corpo, essere riuscito in quello in cui ogni altro personaggio aveva fallito?
Il Maggiore dà questa risposta a se stesso e ad Integra van Hellsing, l'ultima discendente del celebre professore, nonché la donna che lo ha appena ucciso: il fatto di non essere più un essere vivente non conta. Ciò che, secondo lui, crea il vero essere umano è il rifiuto di ritenere le proprie risorse non sufficienti per qualunque compito si debba affrontare, il rifiuto di assoggettarsi ad un potere superiore od esterno per far fronte alle proprie manchevolezze. Per questo il Maggiore, che nonostante la conversione ad androide ha rifiutato di correggere qualunque difetto avesse quando era ancora un essere umano - essere sovrappeso, avere una pessima mira, in generale essere una persona fisicamente normale o addirittura sotto la media - sfruttando solamente la propria intelligenza e la propria determinazione è riuscito a distruggere il mostro che nessun altro potere sovrannaturale era riuscito ad intaccare.

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